PENSARE IL CIBO
6 7 8 novembre 2014
A Torino il primo festival italiano dedicato al rapporto filosofia e cibo
Perché l’uomo mangia gli esseri viventi? Perché a tavola ricerchiamo l’abbondanza? Perché nella nostra società cresce la paura di mangiare?
Queste e molte altre saranno le domande a cui filosofi, antropologi, psicoanalisti, teologi cercheranno di dare risposte nel corso dei tre incontri di “Pensare il Cibo”, il primo evento in Italia dedicato interamente al rapporto tra la filosofia e il cibo in programma il 6,7 e 8 novembre nella splendida cornice della sala ex San Giorgio del Borgo Medievale al Parco del Valentino a Torino.
Ospiti degli incontri Massimo Recalcati e l’antropologo Marino Niola, che parleranno delle paure dell’uomo contemporaneo che finiscono proiettate nel nostro piatto; il filosofo Federico Vercellone e il teologo Bruno Bignami che parleranno dell’idea di abbondanza e della società degli sprechi; i filosofi Enrico Guglielminetti e Simone Pollo che parleranno del dibattito tra onnivorismo e vegetarianesimo.
La formula di Pensare il Cibo prevede il dibattito seguito da un aperitivo musicale con brani dedicati al banchetto e al convivio.
Più nel dettaglio, temi affrontati riguardano: il dibattito tra onnivorismo e veganesimo, cioè tra una visione che guarda all’animale come soggetto che l’umanità cura per la propria alimentazione, contrapposta all’idea che tra animali e umani devono valere gli stessi diritti naturali; la grande questione degli sprechi alimentari affrontata guardando al piacere dell’uomo per l’abbondanza; i disagi alimentari osservati nel contesto più ampio di una società dove crescono paura e insicurezza.
Dopo i dibattiti si darà libero spazio al convivio con brani dedicati al cibo. In particolare, verrà presentata la Tafelmusik, che significa letteralmente “musica da tavola” ed è composta proprio per essere eseguita durante i banchetti. E’ un genere musicale che trae le sue origini dai Greci, ma che raggiunge il suo massimo splendore nel Quattrocento e Cinquecento, quando la presenza della musica, durante i pranzi e le occasioni solenni, diventa un’abitudine.
Perché a Torino
Torino ha una eminente tradizione di pensiero filosofico e politico, che si è sempre alimentata di una specifica sensibilità sociale. Questa sensibilità si è declinata, negli ultimi quarant’anni, nel progetto di edificare intorno all’alimentazione, alla convivialità, al rispetto per l’ambiente, all’attenzione per la qualità e alla promozione di conformi imprese economiche, un nuovo modello di società. Torino, al centro del grande distretto piemontese del gusto, è diventata una sorta di capoluogo del cibo: uno dei luoghi italiani, ma anche europei e mondiali, dove più si discute dell’alimentazione e dei suoi risvolti etici, economici e sociali attraverso i grandi appuntamenti organizzati da Slow Food.
Torino vanta anche una tradizione di grandi scuole di pensiero legate alla presenza di una prestigiosa Università Torino è dunque il luogo giusto per un appuntamento culturale che componga il mondo dell’alimentazione con la riflessione teorica, accostando due autentiche vocazioni della Città.
Il sito della manifestazione www.pensareilcibo.it persegue anche l’intento di creare una community intorno al tema del rapporto filosofia-cibo.
Pensare il Cibo è stato ideato da un gruppo di filosofi, musicisti e giornalisti ed è organizzato dal Circolo dei lettori e l’Associazione Cento per cento lettori di Torino.
Programma
Giovedì 6 novembre ore 18
Mangiare il vivente
La questione etico-alimentare tra onnivorismo e vegetarianesimo
con i filosofi Enrico Guglielminetti, Università di Torino e Simone Pollo, Università La Sapienza di Roma
Modera Massimiliano Borgia, giornalista e blogger di www.tofood.it
Segue aperitivo musicale con I solisti dell’Orchestra per la pace Pequeñas Huellas
Venerdì 7 novembre ore 18
L’abbondanza e la fame
L’Uomo cerca l’abbondanza ma è chiamato a curare la dispensa del Pianeta e a combattere le grandi disparità di ricchezza e risorse con Bruno Bignami, teologo, presidente della Fondazione Mazzolari e Federico Vercellone, filosofo, Università di Torino.
Modera Roberto Cavallo, esperto di prevenzione rifiuti
Segue aperitivo musicale con Consort Viole da gamba – Istituto di musica antica della scuola Claudio Abbado di Milano
Sabato 8 novembre ore 18
Paura di mangiare e disturbi alimentari
Tutti i disagi e le paure che viviamo nelle nostra contemporaneità finiscono nel piatto
con Marino Niola, antropologo, Università Suor Orsola Benincasa Napoli e Massimo Recalcati, psicoanalista, Università di Pavia
Modera Laura Piazzi (LaLaura), giornalista e conduttrice radiofonica Rai 2
Concerto e danze “E missero amendue gli arrosti in danza-Danze e frottole in Italia tra ’400 e’500
La Girometta – Venezia
Segue aperitivo.
Tutte le serate sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.
Borgo Medievale, Parco del Valentino, sala ex ristorante San Giorgio, Viale Virgilio, 107 Torino